DONATELLA SIMONETTI

FOTOGRAFO DI ARCHITETTURA E DESIGN

Da quando ho deciso di intraprendere la carriera della fotografa sono rimasta sempre suggestionata da immagini grafiche che ritraggono scorci, ombre, dettagli.

E ho sempre desiderato di entrare dentro i soggetti, di capovolgere il punto di vista.
E poi ci sono gli spazi, i volumi e le ombre degli edifici, gli alberi e l’armonia creata dal rapporto tra questi elementi.
Razionalismo, simmetria e armonia. Sono queste le parole chiave che mi hanno fatto avvicinare a poco a poco alla fotografia. E non da ultimo il colore.

La purezza di un’immagine, il suo potere di fissare per sempre il segreto di un’ombra, di una situazione unica e irripetibile in una piccolissima frazione di tempo.

Molte immagini che ho creato in questi anni sono frutto di idee che volevo rappresentare: l’idea del vuoto per esempio che ho cercato di rendere nel lavoro su Berlino, o del mare, inteso come elemento della natura per eccellenza, con la sua forza sublime e la sua bellezza che ti lascia senza fiato.

Gli spunti da cui traggo ispirazione sono spesso concetti astratti: l’idea della musica, della poesia, del surreale.
La realtà va interpretata perché spesso ci mostra il suo lato più superficiale mentre quello intrinseco resta più velato e nascosto.

Passo dopo passo, allenando lo sguardo e partendo dal nostro background si capta questo punctum.
Veloce, preciso e potentissimo, l’obiettivo focalizza il soggetto e finalmente puoi dire: questa è l’immagine che avevo in testa.

E allora c’è una grandissima soddisfazione, emerge un’energia incredibile ed è come se ci fosse finalmente quella cascata di stelle che tanto aspettavi.

Da un lato mi piace rendere poetica e pittorica quella che è mera realtà, dall’altro amo captare una situazione che non si ripresenterà mai più così.

Creare belle immagini è frutto di un’attenta osservazione, di amore, di cura e di grande pazienza.
L’attimo decisivo fugge via in un brevissimo secondo.

A noi fotografi l’abilità nell’allineare il nostro cuore e la nostra abilità intuitiva per emozionare lo spettatore.
Questa è la mia missione.

A volte, nelle città che ho visitato ho lasciato degli scatti in sospeso. Non si sa mai, mi son detta, prima o poi ci tornerò.
Perché la foto con la effe maiuscola non è ancora stata realizzata e questo mi sprona a non fermarmi.

PROGETTI E PORTFOLIO PERSONALE

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